Questo articolo non vuol essere una guida nè tantomeno aver pretese di insegnamento, se cerchi un vangelo hai sbagliato posto.
Vuol essere semplicemente una condivisione di quello che sto portando avanti col mio blog ZAC 3.0 e sul mio sguardo sul marketing e le vendite.
Tralascio quindi la spiegazione di cosa sia il web marketing e i vari SEO (Search Engine Optimization) SEM (Search Engine Marketing) SMM (Social Media Marketing) DMM (Direct Mail Marketing). Basta inserire le sigle in un qualsiasi motore di ricerca e potrete farvi una “cool-tura” smisurata.
Scriverò per quello che so.
Innanzitutto sgombriamo il campo da ombre e giochiamo alla luce del sole.
Il marketing come credono in molti non è “fare pubblicità”, è anche pubblicità (promotion) ma non solo.
Il B2B (business to business) è quel segmento di mercato dove le transazioni finanziare avvengono tra due aziende. Quindi tu non vendi il tuo prodotto/servizio all’utilizzatore finale ma a qualcuno che poi lo rivenderà a sua volta.
Nel B2C le transazioni avvengono invece tra azienda e consumatore finale.
Va da sé che le differenze sono abissali, o almeno così appare. Continuando a leggere capirai perché forse quell’abisso non è poi così profondo.
Foto di Cinzia Rui “Il baratro”
Nel mio settore, quello metalmeccanico in generale e quello della zincatura a caldo nello specifico, la presenza del web nel sistema azienda si limita, comunemente, ad un sito internet. Poco interattivo, statico, di mera presentazione di prodotti.
Le sezioni dei siti di carpenterie metalliche sono solitamente riconducibili a “chi siamo”, “prodotti e servizi”, “contatti” e “dove siamo”. Il linguaggio è molto tecnico, noioso da leggere, poco attraente e soprattutto identico e monotono.
Mi sono detto, perché non provare a raccontare il mio lavoro da un altro punto di vista?
Perché non mostrare tutto il sudore e la fatica che ne fanno parte, tutto l’umano di questo settore?
Perché non ascoltare e raccontare in toni comprensibili “le voci” del lavoro?
Perché non mettere tutto ciò al servizio dei miei clienti?
Ho iniziato a utilizzare i cinque sensi, ho ascoltato rumori, mi sono tagliato con punte metalliche, ho filmato, ho riguardato e ho scritto … ho annotato tutto.
Poi ho scelto e ho deciso di condividere in rete, attraverso il mio blog, quello che il lavoro e la vita mi stanno offrendo.
Mi sono detto Io faccio il venditore di zincatura a caldo, appassionato di marketing, e sono così. E posso essere utile ai miei clienti.
Troppo sognatore?
Troppo romantico?
Troppo irriverente?
Troppo sincero?
E’ davvero così importante la risposta a queste domande?
L’obiettivo di ZAC 3.0 è ascoltare, dare risposte, fornire spunti di riflessione, creare contatti e possibili business. Parlare un linguaggio comprensibile senza risultare saccente e rendendo la competenza fruibile e “rivendibile” da parte del mio cliente (siamo o non siamo nel bi tu bi?).
Dare consigli e offrire contenuti utili che permettano al mio cliente di vendere di più. E creare fiducia. Posizionarsi al primo posto nella testa del cliente. Un primo posto sudato e meritato, che resista alle offerte “sbracate” dei concorrenti. Hai sentito parlare della zincatura ? Bene la prima cosa che ti verrà in mente sarà ZAC 3.0 e sarò io.
Il web marketing per un’azienda dovrebbe essere quel sistema di azioni e relazioni che, attraverso la rete, genera contatti e possibilità di business che il reparto vendite dovrà trasformare in clienti e ordini.
Conviene o non conviene?
E a me lo chiedi? Non ho in mano il tuo bilancio.
Personalmente considero il web come la vecchia piazza, o il vecchio “mercato”. Oggi l’offerta è nettamente superiore alla domanda, la piazza è stracolma di bancarelle e di clienti che si scambiano informazioni. Come azienda bisogna decidere se esserci o meno. Il come , il quando, il “con che cosa”, vengono dopo.
E se tu azienda decidi di esserci lo farai attraverso qualcuno di cui hai fiducia, a cui darai mandato di rappresentarti sulla piazza virtuale.
E quel qualcuno, credo ancora per qualche decennio, sarà un umano (salvo invasioni di qualche “dark planet”).
E se un umano rappresentante dell’azienda fornitrice Alpha , portatrice di offerta, incontra un altro umano rappresentante dell’azienda Iota possibile cliente, portatrice di domanda, cosa può succedere?
Foto di Cinzia Rui “Amanti”
Che se la domanda trova risposta adeguata Iota acquista da Alpha.
Allora forse l’abisso tra “bi tu bi (B2B)” e “bi tu si (B2C)” non è poi così profondo…
Scritto da Roberto Salvato
Marketcool ringrazia Roberto Salvato… Collega Venditore e Blogger…
Seguite le sue avventure su: [ZAC 3.0]
[…] potrai trovare il mio articolo. E’ un blog tenuto da due colleghi , Daniele Catarozzi e Monica Cordola, conosciuti su […]
Esempio di Brand & Sales positioning ben implementati. Hai inventato un nuovo detto: impara l’arte e … non metterla da parte!
Complimenti
Ciao Luca, trovo che Roberto si possa definire un pioniere!!! Coraggio e Poesia!! 😉
Esempio di Brand & Sales positioning ben implementati. Hai inventato un nuovo detto: impara l’arte e … non metterla da parte!
Complimenti
Ciao Luca, trovo che Roberto si possa definire un pioniere!!! Coraggio e Poesia!! 😉
Complimenti Roberto per la passione che metti nel tuo lavoro e che ti ha permesso di differenziarti dai competitor. Bravo!
Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo. Daniele e Monica per avermi ospitato. Pioniere mi piace, bello rischioso e con tanto margine di errore. Ma…chi fa sbaglia..chi non fa sbadiglia.
Complimenti Roberto per la passione che metti nel tuo lavoro e che ti ha permesso di differenziarti dai competitor. Bravo!
Bello, interessante ed innovativo! Il marketing e la zincatura a caldo, ad un primo ed inconsapevole sguardo, potrebbero apparentemente essere correlati come lo sono il lavarsi i denti e il mangiare caramelle, ma evidentemente, l’inventiva premia sempre. Chissà che non inventino caramelle autopulenti del cavo orale. 🙂 Scherzi a parte, dopo i dovuti complimenti, mi piacerebbe sapere due cose, anzitutto quanto effettivamente la buona pratica di mktg abbia portato risultati migliori e poi, se secondo te (e secondo voi), una pratica del genere sia esportabile verso altri settori/attività apparentemente “lontani” dal marketing, perlomeno più lontani del classico marketing to consumer.
Ciao Gabriele, nell’attesa di un commento di ZAC 3.0… Ti anticipo io qulacosina.
Il fatto che un progetto sia arduo non significa che non sia attuabile.
Bisogna capire che alcune delle soluzioni trovate non sono misurabili nel breve periodo e che più comunichiamo e mettiamo contenuti di valore aggiunto a disposizione dei clienti più i benefici aumenteranno!
Ho visto sul blog del collega Roberto documentazione relativa alle ipotesi di sopravvivenza dei materiali trattati e altre informazioni che ci possono aiutare a capire cosa c’è dietro un lavoro che altrimenti non possiamo comprendere, ora se mai ne avrò bisogno, so come dovrà essere zincato il cancello di una mia ipotetica futura abitazione al mare e saprò giudicare se qualcuno “sbraga” sul prezzo a scapito della qualità!!! B|
Ciao Gabriele. Innanzitutto grazie per l’apprezzamento. In effetti l’assunto di base da cui sono partito è stato questo: il marketing è applicabile a qualsiasi prodotto o servizio, anche il mio. Il fatto che non ci sia mi ha posto di fronte all’ignoto ma mi da anche il vantaggio di essere il primo.Dipende dai punti di vista.
Le zincherie e i carpentieri hanno un sito e qualcuno inizia anche ad avere pagine su Fb. Perchè non intercettarli dunque? Offrendo contenuti di qualità uniti ad un linguaggio comprensibile anche ad un organismo monocellulare? Bisogna parlare con linguaggi comprensibili.
Quanto ai risultati come ti ha anticipato Daniele nella sua risposta ora sono in fase di semina…ma qualcosa già si muove.
Innanzitutto la costruzione di una “buona reputazione”.
In secondo luogo 5000 contatti per un blog con un argomento come la zincatura lo reputo un buon risultato. E poi sono convinto che da cosa nasce cosa…bisogna anche saper attendere senza forzare la mano.Questo l’ho imparato in anni di arti marziali.
Dal blog è nata anche un community su google plus cogestita insieme ad un ingegnere di un’azienda mia potenziale cliente.
Insomma qualcosa si muove e io vado avanti nonostante i tanti “lascia stare, è tempo sprecato”.
Grande!!! Veramente interessante quello che dici! Credo anche io che comunque faccia bene alla tua attività, anche solo per una buona reputazione e per la diffusione del nome. Sarebbe bello capire, se fosse possibile, una sorta di modello, di standard da seguire per poterlo applicare a diverse realtà, magari in forma consulenziale o cose simili, chiaramente queste cose sono “Ad Hoc” per ogni attività però la base di questi progetti, anche solo le piattaforme usate possono essere le stesse. Complimenti ancora chissà che da pioniere diventi un modello per altri business!!!
Bello, interessante ed innovativo! Il marketing e la zincatura a caldo, ad un primo ed inconsapevole sguardo, potrebbero apparentemente essere correlati come lo sono il lavarsi i denti e il mangiare caramelle, ma evidentemente, l’inventiva premia sempre. Chissà che non inventino caramelle autopulenti del cavo orale. 🙂 Scherzi a parte, dopo i dovuti complimenti, mi piacerebbe sapere due cose, anzitutto quanto effettivamente la buona pratica di mktg abbia portato risultati migliori e poi, se secondo te (e secondo voi), una pratica del genere sia esportabile verso altri settori/attività apparentemente “lontani” dal marketing, perlomeno più lontani del classico marketing to consumer.
Ciao Gabriele, nell’attesa di un commento di ZAC 3.0… Ti anticipo io qulacosina.
Il fatto che un progetto sia arduo non significa che non sia attuabile.
Bisogna capire che alcune delle soluzioni trovate non sono misurabili nel breve periodo e che più comunichiamo e mettiamo contenuti di valore aggiunto a disposizione dei clienti più i benefici aumenteranno!
Ho visto sul blog del collega Roberto documentazione relativa alle ipotesi di sopravvivenza dei materiali trattati e altre informazioni che ci possono aiutare a capire cosa c’è dietro un lavoro che altrimenti non possiamo comprendere, ora se mai ne avrò bisogno, so come dovrà essere zincato il cancello di una mia ipotetica futura abitazione al mare e saprò giudicare se qualcuno “sbraga” sul prezzo a scapito della qualità!!! B|
Ciao Gabriele. Innanzitutto grazie per l’apprezzamento. In effetti l’assunto di base da cui sono partito è stato questo: il marketing è applicabile a qualsiasi prodotto o servizio, anche il mio. Il fatto che non ci sia mi ha posto di fronte all’ignoto ma mi da anche il vantaggio di essere il primo.Dipende dai punti di vista.
Le zincherie e i carpentieri hanno un sito e qualcuno inizia anche ad avere pagine su Fb. Perchè non intercettarli dunque? Offrendo contenuti di qualità uniti ad un linguaggio comprensibile anche ad un organismo monocellulare? Bisogna parlare con linguaggi comprensibili.
Quanto ai risultati come ti ha anticipato Daniele nella sua risposta ora sono in fase di semina…ma qualcosa già si muove.
Innanzitutto la costruzione di una “buona reputazione”.
In secondo luogo 5000 contatti per un blog con un argomento come la zincatura lo reputo un buon risultato. E poi sono convinto che da cosa nasce cosa…bisogna anche saper attendere senza forzare la mano.Questo l’ho imparato in anni di arti marziali.
Dal blog è nata anche un community su google plus cogestita insieme ad un ingegnere di un’azienda mia potenziale cliente.
Insomma qualcosa si muove e io vado avanti nonostante i tanti “lascia stare, è tempo sprecato”.
Grande!!! Veramente interessante quello che dici! Credo anche io che comunque faccia bene alla tua attività, anche solo per una buona reputazione e per la diffusione del nome. Sarebbe bello capire, se fosse possibile, una sorta di modello, di standard da seguire per poterlo applicare a diverse realtà, magari in forma consulenziale o cose simili, chiaramente queste cose sono “Ad Hoc” per ogni attività però la base di questi progetti, anche solo le piattaforme usate possono essere le stesse. Complimenti ancora chissà che da pioniere diventi un modello per altri business!!!
Grazie Gabriele. Tante idee bollono in pentola…il cervello non è mai fermo. A breve ci saranno altre novità in arrivo. Un bel logo nuovo innazitutto e …altre novità. Come piace qui a marketcool….stay tuned!
[…] [L'articolo di ZAC 3.0] ne è un esempio, cerchiamo di dare servizi aggiuntivi al cliente e facciamolo in modo da renderlo unico! […]
[…] [L'articolo di ZAC 3.0] ne è un esempio, cerchiamo di dare servizi aggiuntivi al cliente e facciamolo in modo da renderlo unico! […]
[…] in ambito B2C che B2B, sottostanti ad un acquisto abbiano un unico centro. Se ti va puoi leggere questo articolo che ho scritto per Marketcool […]
[…] in ambito B2C che B2B, sottostanti ad un acquisto abbiano un unico centro. Se ti va puoi leggere questo articolo che ho scritto per Marketcool […]
[…] in ambito B2C che B2B, sottostanti ad un acquisto abbiano un unico centro. Se ti va puoi leggere questo articolo che ho scritto per Marketcool […]
[…] in ambito B2C che B2B, sottostanti ad un acquisto abbiano un unico centro. Se ti va puoi leggere questo articolo che ho scritto per Marketcool […]
[…] potrai trovare il mio articolo. E’ un blog tenuto da due colleghi , Daniele Catarozzi e Monica Cordola, conosciuti su […]
[…] potrai trovare il mio articolo. E’ un blog tenuto da due colleghi , Daniele Catarozzi e Monica Cordola, conosciuti su […]
[…] ambito B2B che B2C. IL mio pensiero a rigurado l’ho sviluppato in un articolo pubblicato su MARKETCOOL. Per comodità ho banalmente suddiviso il processo di vendita, da ora PDV, in tre fasi: PRIMA, […]
[…] ambito B2B che B2C. IL mio pensiero a rigurado l’ho sviluppato in un articolo pubblicato su MARKETCOOL. Per comodità ho banalmente suddiviso il processo di vendita, da ora PDV, in tre fasi: PRIMA, […]