Improvvisare e reinventarsi non sono la stessa cosa!

Ho deciso di scrivere questo articolo prendendo spunto da una esperienza fatta il mese scorso che mi ha fatto molto riflettere, oltre che divertire.

Alcuni amici capitanati da Monica (l’altra Cybernauta Marketer), vista la mia passione per il mondo delle corse automobilistiche, mi hanno regalato un corso di pilotaggio in pista con sessione teorica e sessioni pratiche su Ferrari e Lamborghini.

Voi vi starete chiedendo… questo cosa c’entra con un blog che parla di marketing e dintorni?
Ora ve lo spiego subito!

Il corso ha confermato una volta per tutte quello che già pensavo da tempo, non basta parlare al bar di quanto si è veloci e bravi a guidare, se prima non hai acquisito le skill fondamentali per pilotare dei mostri da 500cv in pista, questo vale per qualunque professione!

Tolti i preliminari dove ci hanno spiegato come tenere le mani sul volante (scordatevi quello che vi hanno insegnato a scuola guida… tanto per intenderci) quello che mi ha lasciato pensare più a lungo sono state le quantità di dati ed informazioni da memorizzare, tra punti di staccata, punti di apertura del gas, punti per stringere ed aprire le curve ed infine le marce da inserire e da scalare per ogni singolo tratto di pista… questo è solo per farvi capire la differenza tra il fare le cose così perché lo vedi in tv e quando ci si prepara veramente a fare sul serio!

Immaginate quante cose sapete e avete acquisito come operazioni semplici ed immediate nel vostro lavoro quotidiano e immaginate una persona che per la prima volta deve fare ciò che voi fate.

Sbaglio forse quando dico che salterebbe almeno il 90% delle procedure che portano ad un lavoro ottimale?
Perché dovrebbe essere diverso per altre professioni?
Perché pensate che vedendo gli altri sul web voi avete le stesse capacità/esperienza?
Domani mattina mi sveglio e dico io so cucinare abbastanza bene… mia moglie mi fa sempre i complimenti… apro un ristorante voi ci verreste a mangiare da me?

Pensate a questa chicca, l’istruttore ci ha dato dei consigli su cosa assolutamente non fare in pista per la nostra sicurezza, la prima è stata non incrociate le mani sul volante (ok questa era scontata) e la seconda, subito dopo… non “zigzagare” per scaldare le gomme (soprattutto sulla Gallardo) a questo punto ci siamo guardati tutti in faccia… perplessi.

Come non possiamo scaldare le gomme? Ma se lo fanno tutti i piloti prima di iniziare a spingere!

A questo punto viste le espressioni di stupore sui volti… ha continuato, voi siete dei principianti se iniziate a “zigzagare” in rettilineo su una automobile da 500cv perderete il controllo del veicolo e finirete fuori pista!
I punti di staccata sono stati appositamente studiati, prendendo in considerazione che avete le gomme fredde!


Sul momento non ci credevo, ma sei obbligato ad obbedire quando guidi una automobile non tua, che vale svariate migliaia di euro, poi ho visto questo filmato:

(il signore che va a sbattere mentre scalda le gomme è Adrian Newey progettista Red Bull Racing)

Tutta questa pappardella serve a farvi capire un concetto, se stiamo pensando di reinventarci per far fronte ad una situazione di contingenza dettata dalla crisi, anche se vediamo tutti i giorni sul web persone che fanno un mestiere che sembra facile e che potremmo fare anche noi, probabilmente abbiamo una visione estremamente distorta della realtà.

Ci sono aspetti professionali di cui non siamo a conoscenza… che nella stragrande maggioranza dei casi ci faranno sbattere il “muso” contro le protezioni di sicurezza a bordo pista.

Volete fare un mestiere diverso?
Mi dispiace ma dovete studiare, prepararvi, cercare qualcuno con il quale lavorare e che sia bravo nella professione che volete intraprendere, per iniziare a scoprire quali sono quegli aspetti cruciali che a noi sembrano semplici e che invece nascondono insidie!

Oggi il mercato è inflazionato da persone che hanno deciso di improvvisare perché con l’avvento del web le informazioni sono alla portata di tutti, vi do una bruttissima notizia, le informazioni che trovate sul web nella stragrande maggioranza dei casi sono superficiali e studiate per una soglia di attenzione bassissima.

Sono in pochi, che decideranno di leggere i testi integralmente, vuoi per lacune nelle skills di copywriting di chi scrive, vuoi perché la vita sul web è frenetica.

Un particolare appunto lo vorrei fare a tutte quelle persone che ho incrociato ultimamente su vari social network, che si vantano anche di essere grandi professionisti, in primo luogo fate attenzione a cosa pubblicate sui SN ed in secondo se qualcuno non vi fa un endorsement… che siete bravi resteranno solo parole sul web, per di più scritte da voi… che non convincono nessuno.

Esempio giusto per chiarire la situazione:
Mi scrivi che sei un grande manager internazionale?
Ok ma allora come mai sul tuo profilo Linkedin hai pubblicato che per un anno fino allo scorso mese hai fatto il Private Banker di Banca Mediolanum e da 30 giorni a questa parte sei diventato il mega manager che tutti vorrebbero?

Capite che non è credibile?
Se avesse scritto: sto portando avanti questi progetti… mi sto sbattendo come un cammello per cercare l’acqua nel deserto e rendere fertili i campi… che ne so qualsiasi cosa concreta sarei andato personalmente a stringergli la mano!

Siamo arrivati ai punti salienti, sia che abbiate una azienda o che vi troviate nella necessità di iniziare una nuova avventura lavorativa dovrete prendere in considerazione un fattore fondamentale in tutto il processo di rinnovamento del vostro prodotto/figura.

Dovete valutare se il tempo/il costo per prepararsi ed acquisire il know how necessario a produrre risultati economici vale la pena rispetto al guadagno che pensate di riuscire ad ottenere dallo stesso!

Resta un fulcro fondamentale l’analisi corretta del ROI se avete una visione distorta dei guadagni ottenibili vi troverete presto in difficoltà.

Se aprite una partita iva pensando di iniziare a fare da subito il consulente di web-maketing ipotizzando di trovare clienti entro il primo mese… e che grazie a questi possiate iniziare da subito ad essere produttivi… molto probabilmente finirete a mangiare alla mensa dei poveri prima di riuscire a rientrare dell’investimento iniziale in tempo!

Soprattutto perché non basta un mese di letture per quanto intensive a trasformarvi in consulenti di valore!
Anche se seguite dei corsi, dovrete sperimentare e studiare, capire gli errori, correggerli e ricominciare a sperimentare, così all’infinito, nel tentativo di perfezionarvi!

Ora avete qualche spunto  in più sul quale riflettere... ceck "ok" entriamo in pista!

Ora avete qualche spunto in più sul quale riflettere… ceck “ok” entriamo in pista!

In conclusione vi lascio una mia meditazione sui mercati e le professioni:

Non esistono business convenienti per chi ci deve entrare, con una situazione di mercato già matura, dove la soglia di ingresso è pari a zero se vi prospettano una situazione del genere sappiate che non è mai una soluzione win-win e molto probabilmente ci sbatterete il naso in brevissimo tempo!

Si ringrazia Nicola Melillo che mentre scrivevo la bozza di questo articolo mi ha dato ulteriori argomenti sui quali meditare!

[Scritto da Daniele Catarozzi]