Monete virtuali: dai credits di Fb ai Coins di Amazon

salvadanaio
Se entrassimo nel 2013 nel deposito di Paperon di Paperoni, probabilmente non troveremmo nè dollari, nè euro, ne yen, ma monete virtuali.


Ebbene sì, perchè dopo i credits lanciati da FB nel 2011, Amazon introdurrà i maggio i suoi Coins per tutti i possessori di un dispositivo della linea Kindle Fire. Il cambio sarà 1 dollaro = 100 coins.
Per le app ed i giochi già online il passaggio ai coins sarà automatico, per le nuove applicazioni il termine per approvazione è il 25 aprile … giusto per ricreare l’ambient della corsa all’oro tanto ben raccontata nei film western.


Il gruppo di vendita online promette di distribuire decine di milioni di dollari in monete virtuali ai clienti da usare per comprare i giochi e le applicazioni ed i contenuti multimediali progettati per il Kindle Fire.
Gli utenti Amazon potranno “accumulare” i coins, così come gli utenti di FB accumulano i credits.


tenendo per sè sempre il 30% del prezzo sborsato dagli acquirenti.


Per Fb l’avventura della moneta virtale era iniziata nei giochi on line: in alcuni giochi gli utenti possono acquistare gli oggetti necessari a svolgere una certa attività o ottenere un vantaggio competitivo sui concorrenti anche con i credits. Per ottenere i credits però si paga con monete vere: carta di credito o prepagate o carte telefoniche. Ed i giochi sono uno dei tanti successi di FB. Io ogni giorno rimango sbalordita dal numero di amici che mi invitano a giocare su FB a Pet Rescue Saga o a Diamond Dash o a Farmville …


In alcune nazioni con i crediti di FB si può pagare il noleggio di film, in alcune città degli Stati Uniti si possono acquistare buoni promozionali.


Bisogna rendere merito che i precursori di questi denari virtuali sono stati i videogiochi: lì già da molti anni sono in circolazione i credits per comprare armature, elisir di vita e quant’altro. Ma lì scriveremo un articolo a parte.
Impossibile non citare anche il Sardex, che alcuni hanno definito il “Baratto 2.0”, un sistema di credito commerciale che unisce circa 800 aziende della Sardegna, nato nel 2009 e divenuto operativo a gennaio 2010: ogni azienda iscritta (che paga una quota in euro) ha a disposizione un conto di credito denominato nella valuta Sardex spendibile solo all’interno della rete per lo scambio di beni e servizi in modo da risparmaire liquidità ed investire nel territorio. (fonte: [http://www.agoravox.it/Sardex-in-Sardegna-decolla-il.html])
Del 2009 è anche una moneta elettronica chiamata Bitcoin, omonima del software open source progettato per implementare il protocollo e la rete peer-to-peer che ne risulta. I Bitcoin possono essere posseduti, trasferiti tramite internet a chiunque abbia un indirizzo bitcoin(chiave pubblica), salvati sul pc ect ect. Non esiste una banca centrale che controlla. Esistono acquisti fatti con i Bitcoin e alcune aziende accettano anche donazioni in Bitcoin. La particolarità di questa moneta è che le transazioni sono pubbliche e memorizzate in un db ma nello stesso tempo anonime grazie all’utilizzo di chiavi private. Dei Bitcoin ha parlato anche la rubrica tecnica del Time e l’episodio 13 della terza stagione di The Good Wife è dedicato ai bitcoin. (fonte: [http://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin]


Cosa ci dobbiamo aspettare a questo punto dai concorrenti diretti di Amazon, Playstore di Android e Apple App Store o dagli altri SN: altre monete? In questo modo sono gli sviluppatori ad essere più incentivati a disegnare applicazioni per questo o quel dispositivo o SN, o è il popolo del web ad essere più incentivato ad usare monete vere per avere denaro virtuale spendendo di più?


Insomma il caro vecchio Monopoli con i suoi soldi di carta è una realtà, solo che ora i soldi sono digitali.
Ogni SN, ogni gigante online sembra puntare a creare un proprio mondo virtuale-reale fatto di persone, una propria moneta, dei propri giochi, le community, leggi-regole, spot pubblicitari …
Più che di realtà aumentata, io parlerei di realtà aumentate, tante realtà diverse e parallele a confronto.


Io per ora, per non perdermi tra i portafogli virtuali, sono alla ricerca del fantomatico 1 centesimo con la Mole Antonelliana di cui tutti parlano!




fonti:
ilsole24ore
lemonde
www.agoravox.it
wikipedia


scritto da Monica Cordola