WEB MARKETING e “BI-TU-BI”

grattacieli_NYFoto di Cinzia Rui “NY”

Questo articolo non vuol essere una guida nè tantomeno aver pretese di insegnamento, se cerchi un vangelo hai sbagliato posto.

Vuol essere semplicemente una condivisione di quello che sto portando avanti col mio blog ZAC 3.0 e sul mio sguardo sul marketing e le vendite.

Tralascio quindi la spiegazione di cosa sia il web marketing e i vari SEO (Search Engine Optimization) SEM (Search Engine Marketing) SMM (Social Media Marketing) DMM (Direct Mail Marketing). Basta inserire le sigle in un qualsiasi motore di ricerca e potrete farvi una “cool-tura” smisurata.
Scriverò per quello che so.

Innanzitutto sgombriamo il campo da ombre e giochiamo alla luce del sole.
Il marketing come credono in molti non è “fare pubblicità”, è anche pubblicità (promotion) ma non solo.
Il B2B (business to business) è quel segmento di mercato dove le transazioni finanziare avvengono tra due aziende. Quindi tu non vendi il tuo prodotto/servizio all’utilizzatore finale ma a qualcuno che poi lo rivenderà a sua volta.
Nel B2C le transazioni avvengono invece tra azienda e consumatore finale.

Va da sé che le differenze sono abissali, o almeno così appare. Continuando a leggere capirai perché forse quell’abisso non è poi così profondo.


baratroFoto di Cinzia Rui “Il baratro”



Nel mio settore, quello metalmeccanico in generale e quello della zincatura a caldo nello specifico, la presenza del web nel sistema azienda si limita, comunemente, ad un sito internet. Poco interattivo, statico, di mera presentazione di prodotti.
Le sezioni dei siti di carpenterie metalliche sono solitamente riconducibili a “chi siamo”, “prodotti e servizi”, “contatti” e “dove siamo”. Il linguaggio è molto tecnico, noioso da leggere, poco attraente e soprattutto identico e monotono.

Mi sono detto, perché non provare a raccontare il mio lavoro da un altro punto di vista?
Perché non mostrare tutto il sudore e la fatica che ne fanno parte, tutto l’umano di questo settore?
Perché non ascoltare e raccontare in toni comprensibili “le voci” del lavoro?
Perché non mettere tutto ciò al servizio dei miei clienti?

Ho iniziato a utilizzare i cinque sensi, ho ascoltato rumori, mi sono tagliato con punte metalliche, ho filmato, ho riguardato e ho scritto … ho annotato tutto.
Poi ho scelto e ho deciso di condividere in rete, attraverso il mio blog, quello che il lavoro e la vita mi stanno offrendo.

Mi sono detto Io faccio il venditore di zincatura a caldo, appassionato di marketing, e sono così. E posso essere utile ai miei clienti.

Troppo sognatore?
Troppo romantico?
Troppo irriverente?
Troppo sincero?

E’ davvero così importante la risposta a queste domande?
L’obiettivo di ZAC 3.0 è ascoltare, dare risposte, fornire spunti di riflessione, creare contatti e possibili business. Parlare un linguaggio comprensibile senza risultare saccente e rendendo la competenza fruibile e “rivendibile” da parte del mio cliente (siamo o non siamo nel bi tu bi?).
Dare consigli e offrire contenuti utili che permettano al mio cliente di vendere di più. E creare fiducia. Posizionarsi al primo posto nella testa del cliente. Un primo posto sudato e meritato, che resista alle offerte “sbracate” dei concorrenti. Hai sentito parlare della zincatura ? Bene la prima cosa che ti verrà in mente sarà ZAC 3.0 e sarò io.

Il web marketing per un’azienda dovrebbe essere quel sistema di azioni e relazioni che, attraverso la rete, genera contatti e possibilità di business che il reparto vendite dovrà trasformare in clienti e ordini.
Conviene o non conviene?


E a me lo chiedi? Non ho in mano il tuo bilancio.
Personalmente considero il web come la vecchia piazza, o il vecchio “mercato”. Oggi l’offerta è nettamente superiore alla domanda, la piazza è stracolma di bancarelle e di clienti che si scambiano informazioni. Come azienda bisogna decidere se esserci o meno. Il come , il quando, il “con che cosa”, vengono dopo.
E se tu azienda decidi di esserci lo farai attraverso qualcuno di cui hai fiducia, a cui darai mandato di rappresentarti sulla piazza virtuale.
E quel qualcuno, credo ancora per qualche decennio, sarà un umano (salvo invasioni di qualche “dark planet”).
E se un umano rappresentante dell’azienda fornitrice Alpha , portatrice di offerta, incontra un altro umano rappresentante dell’azienda Iota possibile cliente, portatrice di domanda, cosa può succedere?


sagome_trovarsiFoto di Cinzia Rui “Amanti”


Che se la domanda trova risposta adeguata Iota acquista da Alpha.
Allora forse l’abisso tra “bi tu bi (B2B)” e “bi tu si (B2C)” non è poi così profondo…

Scritto da Roberto Salvato

Marketcool ringrazia Roberto Salvato… Collega Venditore e Blogger…
Seguite le sue avventure su: [ZAC 3.0]